Gli auguri di Luigi Ciotti

Buon NataleGli auguri di Luigi Ciotti

Il nostro fondatore e presidente ci regala una riflessione sul Natale che va oltre i riferimenti religiosi e culturali. Perché Gesù è nato in mezzo alle stesse difficoltà che affrontano tanti bambini e bambine di oggi

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Il Natale ci racconta del Figlio di Dio, ma anche di tanti figli del mondo.

Il lungo viaggio, la fatica nel trovare riparo, e quel bambino che infine vede la luce nel luogo più umile di tutti. È la storia di migliaia di bambini e bambine che nascono oggi in condizioni di povertà e insicurezza: sui confini tracciati col filo spinato, o dentro case fatiscenti affittate dalla famiglia a caro prezzo, perché i poveri sono sempre ricattabili, sempre sfruttati da chi ha molto più di loro.

Il Gruppo Abele incontra tanti di questi bambini, e anche tanti adulti che della vita conoscono soprattutto il lato in ombra: il freddo del bisogno, dello stigma e dell'indifferenza.

Oggi più che mai, chi è povero affronta il freddo reale, come conseguenza della crisi energetica e del rialzo dei prezzi di beni e servizi essenziali. Ma anche il gelo degli sguardi ormai assuefatti, di chi pensa che la povertà sia una fatalità fra le altre.
Non è così! La povertà non è un destino già scritto, né una colpa per chi la vive. La povertà è frutto d'ingiustizia sociale, e di scelte politiche ed economiche capaci soltanto di tamponarne le conseguenze più gravi, senza affrontare alla radice il problema.
Cambiare davvero le cose invece è possibile, se ognuno si assume la sua quota di responsabilità!

Quali che siano i nostri riferimenti culturali e religiosi, questo Natale chiniamoci verso l'immagine universale di quel bambino che s'affaccia per la prima volta al mondo, e dimostriamogli che il mondo sa essere un luogo accogliente, caldo e ospitale.
Per tutti e tutte.